sabato 7 giugno 2008

Clima Impazzito al Trasimeno


Castiglione del Lago – Una giornata iniziata all’insegna del clima estivo quella di ieri 6 giugno 2008, trasformatasi in un inferno d’autunno. Sono le 18.00 circa quando il cielo improvvisamente è ricoperto da due imponenti nubi che in quattro e quattrotto danno vita ad un forte temporale, con un’intensità paurosa, degna di entrare nella storia della meteorologia: grandine e pioggia torrenziale si abbattono sulla costa ovest del Trasimeno coinvolgendo in particolare il comune di Castiglione del Lago, preda del forte nubifragio. In pochi minuti sul borgo lacustre la temperatura passa da +22°C a +13°C, le strade diventano dei fiumi in piena, i sottopassi delle ferrovie si allagano creando non pochi disagi alla circolazione, paralizzata anche dalla mostruosa intensità delle precipitazioni, che hanno evidenziato il problema della scarsa manutenzione degli scarichi e canali di raccolta acque, spesso intasati da detriti di ogni genere. Con troppa facilità si sono chiuse importanti fossi e canali, con tubi e tombini circondati da catrame e cemento. I Vigili del Fuoco di Perugia al lavoro con un’ idrovora dalle 20.00, hanno continuato ad operare fino a tarda notte per liberare scantinati e garage invasi dalle acque. La mancanza di un presidio fisso dei VVFF si sente in questi casi… operatori delle forze dell’ordine si sono trovati a soccorrere sfortunati automobilisti rimasti bloccati nelle auto sommerse dall’acqua, come accaduto nel sottopassaggio che collega Castiglione del Lago con le frazioni di Pozzuolo e Piana dove una gazzella dei Carabinieri ha prestato soccorso ad un automobilista bloccato nell’allagamento, dando prova tangibile dell’importanza rivestita da questo Corpo che proprio ieri festeggiava la sua fondazione in diretta televisiva da Roma, a cui i cittadini si sentono vicini. Eventi meteorologici come quello di ieri sono di certo un segnale evidente del cambiamento climatico a scala mondiale, di cui si parla da tempo e se ne parlerà anche qui in Umbria. Non basta forse la politica per risolvere, ma è necessario che ciascun cittadino cambi la propria mentalità, applicando un po’ di buon senso nelle comuni azioni di tutti i giorni, nel suo agire all’interno della comunità, solo allora forse potremo iniziare ad invertire la strada che ci sta portando verso il punto del non ritorno ambientale.